Il convegno si è svolto il 20 e il 21 ottobre presso l’Istituto Benedetto Radice di Bronte, dimostrando l’impegno della scuola nel coinvolgere il territorio e nel promuovere una vasta gamma di conoscenze e competenze.
Durante l’evento, insegnanti e ricercatori provenienti da diversi paesi europei hanno affrontato argomenti come geologia, vulcanologia e geofisica, concentrandosi sul comportamento dell’Etna, le sue attività eruttive e il ruolo della prevenzione e del monitoraggio delle eruzioni vulcaniche.
Il convegno ha anche evidenziato l’importanza della tecnologia e ha menzionato l’Osservatorio a Nizza, in Francia, che insieme a partner europei si dedica all’insegnamento delle scienze geologiche nel Mediterraneo, non limitandosi solo ai terremoti. Durante la prima giornata, sono state presentate scoperte e ricerche su vari aspetti dell’Etna, comprese le eruzioni, la convivenza con l’attività vulcanica e l’aspetto della vegetazione circostante.
Nella seconda giornata, gli studenti hanno avuto uno spazio significativo, con il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Catania che ha presentato uno studio sulla localizzazione dei terremoti sull’Etna utilizzando i dati EduMed. Inoltre, il “Benedetto Radice” di Bronte ha condiviso un progetto in commemorazione del 180° anniversario della colata lavica del 1843.
L’INGV di Catania, con il vulcanologo Boris Behncke, ha fornito informazioni sull’attuale attività dell’Etna, i tipi di eruzioni e la divulgazione scientifica, sottolineando l’importanza di contrastare le notizie false riguardanti il vulcano.
La Dirigente scolastica, la prof.ssa Maria Pia Calanna, si è detta soddisfatta di ospitare il convegno e ha ringraziato i professori europei per la loro partecipazione, sottolineando l’orgoglio dell’Istituto Benedetto Radice nel fungere da scuola capofila per l’evento.
0